mercoledì 7 novembre 2007

Documento della Federazione Giovanile de "I Socialisti Italiani"

Roma, 7 Novembre 2007
In momento in cui l’antipolitica dilagante e il discredito generalizzato verso il ceto politico, regnano incontrastate nel nostro paese, senza che vi sia una adeguata quanto necessaria risposta, la formazione di un nuovo soggetto rappresentativo delle nuove generazioni, non può che non essere il momento più opportuno per dare nuovo protagonismo a chi oggi è debole, proprio perché scarsamente rappresentato nei diversi livelli decisionali.

Non può non essere che questo il punto di partenza per affrontare una discussione sulla formazione del nuovo soggetto generazionale rappresentativo del costituendo Partito Socialista.

Non possiamo pertanto non chiedere una reale e tangibile presenza, che non sia solo tale, all’interno del nuovo soggetto, che più che saggiamente ha deciso di aprire le proprie porte a chi, ancora non maggiorenne, intende partecipare attivamente alla vita democratica del paese, incentivando proprio le adesioni di giovani compresi tra i 16 e 21 anni, con un costo ridotto della tessera. Appare pertanto opportuno che i giovani socialisti non si organizzino come corpo separato del partito, ma siano organizzati, secondo i metodi più confacenti, all’interno del nuovo Partito Socialista, autonomamente, senza nessun tesseramento separato che certifichi una ghettizzazione e separazione formale, che diventerebbe poi sostanziale con lo stesso. Un grande patto ed una grande organizzazione generazionale che sappia creare sapientemente e con metodo democratico, secondo criteri meritocratici all’interno del partito socialista, una nuova classe dirigente già nel presente.

Il tutto può avvenire con un grande confronto democratico, tra tutte le anime e le sensibilità giovanili che promuovono questa nuova fase della Costituente Socialista che intende dare vita al PS, che non escluda nessuno aprioristicamente e che tenga soprattutto conto di chi opera a stretto contatto con il territorio.

Per quanto pur brevemente detto, la “Federazione dei Giovani Socialisti Italiani”, non può partecipare all’iniziativa perugina dei giorni 11 e 12, ove la stessa in quanto “unitaria” avrebbe richiesto la feconda ed opportuna coordinazione e collaborazione tra tutti i soggetti e le sensibilità presenti in campo e non la convocazione “unilaterale” dell’evento, relegando sostanzialmente ad un puro ruolo di invitato, forse neanche gradito, anche coloro che dovrebbero esserne parte integrante. Appare pertanto necessaria la convocazione di un tavolo di discussione e di proposta politico – organizzativa, che stabilisca collegialmente, le metodologie con cui giungere alla costituzione del nuovo soggetto rappresentativo di tutti i giovani socialisti, evitando copioni già scritti, letti e riletti di gattopardesca memoria: “Cambiamo tutto, perché nulla cambi”.